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Risultati della ricerca nelle immagini - "d" |

0-433-EROS-01.gif433 Eros (GIF-Movie; credits: Dr G. Barca)98 visiteIn questi giorni, dopo anni di silenzio, abbiamo parlato del bizzarro (se non altro nelle sue forme...) asteroide noto come 433-Eros.
Sono bastate poche, ma ragionate, parole ed immagini per capire quanta ignoranza e quanta disinformazione caratterizzi il nostro Mondo: il Mondo dei Ricercatori nel Campo delle Scienze Planetarie e delle Analisi su Fenomeni (cosiddetti) "di Confine".
La Missione NEAR-Shoemaker, quando si svolse (sostanzialmente nel silenzio dei media - come sempre...), ci lasciò affascinati e sorpresi.
Affascinati, perchè l'Universo "affascina", per definizione.
Sopresi, perchè per noi, Anomaly Hunters, l'asteroide 433-Eros sembrò rivelarsi - ictu oculi - come una "fucina di Anomalìe".
Ma il tempo passa: si cresce, ci si sviluppa, si migliora (di solito ed auspicabilmente, almeno). E con il passare del tempo, il nostro entusiasmo - relativo alle Anomalìe di 433-Eros - si è spento.
Si è spento perchè, di "Anomalìe VERE", su quell'Asteroide, siamo arrivati a verificare - e quindi a convincerci razionalmente - che non ce ne sono.
Ma non tutti la pensano come noi. E questo è giusto.
Che fare, allora? Semplice: essendo la nostra Associazione una Associazione che ha per fine, in fondo, la Divulgazione del Sapere, abbiamo deciso di creare un Album il quale fosse integralmente dedicato a questo Asteroide e che contenesse - come da titolo - "le immagini, i fatti e le leggende".
In quello che vedrete e leggerete non c'è pretesa di Verità Assoluta, questo è evidente, ma non c'è neppure l'arroganza di dire "le cose stanno così, e chi non crede a quello che diciamo noi, o è un incompetente o un idiota". Tertium non datur.
Questo Album è dedicato, oltre che all'asteroide 433-Eros, a TUTTI coloro che coltivano la Pianta del Sapere, agendo nella quieta consapevolezza che il Giardino in cui essa "cresce" è di tutti, e nella certezza che la capacità di trarre nutrimento e giovamento dai suoi "frutti" (qualora ne nascano) è tuttavia un fatto assolutamente personale e dagli effetti imprevedibili...MareKromium
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0-APOLLO 15-launch_wide.jpgThe Launch of Apollo 15227 visiteThe "ORIGINAL" Apollo Time-Table (from Apollo 13)
APOLLO 13. March, 1970. Land in Fra Mauro formation of flat highlands, stay about 22 hours. Collect soil and rock from an old area relatively untouched by what many believed were ancient floods or volcanoes.
APOLLO 14. July, 1970. Land in Censorinus Crater area for a stay of about 22 hours. Investigate craters, possibly carved in Moon's surface by meteors.
APOLLO 15. November, 1970. Land in Littrow area of volcano-like projections, remain about 22 hours. Attempt a pinpoint landing on an exact, pre-selected target.
APOLLO 16. March, 1971. Descend to Crater Copernicus, remaining for about 70 hours. Extract from crater and high-rising column within formation rocks believed to be from far below the lunar surface.
APOLLO 17. Late in 1971. Land near rugged highland crater Tycho for stay of about 70 hours. Test first moon "rover" vehicle.
APOLLO 18. Early 1972. Land in Marius Hills, remain about 70 hours. Collect soil and rock samples from volcanic-like domes and valleys between.
APOLLO 19. Middle or late 1972. Land deep in Schroeter's Valley, with about 70 hours on the surface. Attempt a descent into a deep crater to determine cause of mysterious "red flashes" seen there by astronomers.
APOLLO 20. Late 1972 or early 1973. Land near the Hyginus Rill, a long, major canyon, for stay of about 70 hours. Investigate canyon for possible lunar core material.
This timeline had been altered slightly even before the Apollo 13 mission, when in January, 1970, Apollo 20 was cancelled in order to reserve the last production Saturn V for use in launching the planned Skylab orbiting laboratory a few years later. This change shifted the planned Apollo 18 and 19 lunar missions to 1974 to follow Skylab, but further budget-cutting in late 1970 also resulted in the cancellation of Apollo 18 and 19.
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0-The Solar System.jpgA "New" Solar System (according to IAU)? No, thanks...135 visite"Plutone non è degno di essere considerato un Pianeta": questa, con un pizzico di polemica (da parte nostra) ed in estrema sintesi, la decisione della IAU la quale, dovendo scegliere se portare (o non) da 9 a 12 il numero dei Membri Maggiori del Sistema Solare, ha " elegantemente" pensato e deliberato di ridurli ad 8!
Questa decisione, a parere di Lunar Explorer Italia, costituisce un futile, inutile e villano "sgarbo postumo" nei confronti del grande Astronomo Americano Clyde Tombaugh (lo scopritore di Plutone) e quindi abbiamo deciso, in quanto Gruppo di Ricercatori Indipendenti, di non riconoscere la "IAU Resolution n. 6-A" e pertanto continueremo a considerare il nostro Sistema Solare inclusivo di Plutone (anzi: del Pianeta "Doppio" Plutone-Caronte).
Clyde Tombaugh nacque nel 1906 da una famiglia di agricoltori dell'Illinois. da ragazzo sviluppò un forte interesse per l'osservazione del cielo, incoraggiato sia dal padre che dallo zio. Il primo telescopio con il quale osservò le stelle apparteneva a suo zio. Clyde era insoddisfatto del primo telescopio che aveva comprato in un negozio, così decise di costruirne uno lui stesso. Il padre di Clyde si trovò un secondo lavoro per pagare i materiali necessari. Il telescopio che Clyde costruì nel 1925 fu solo il primo di oltre trenta telescopi che costruì nel corso della sua vita.
Nel 1928 Clyde finì di costruire un telescopio riflettore da 23 cm, molto preciso. La montatura fu costruita con un albero a gomiti, preso da un'automobile Buick del 1910, e da parti di scarto di una macchina agricola! Tuttavia non fu con questo che Clyde compì le osservazioni che gli valsero un'offerta di lavoro dal Lowell Observatory. Clyde fece disegni molto dettagliati delle proprie osservazioni al telescopio di Marte e Giove. Inviò i suoi disegni agli astronomi del Lowell Observatory, chiedendo commenti e suggerimenti. Invece ricevette un'offerta per andare a lavorare all'osservatorio come astronomo praticante. Clyde accettò il lavoro e cominciò a dedicarsi alla ricerca del famoso "Pianeta X" di Percival Lowell, un pianeta ancora sconosciuto che avrebbe dovuto trovarsi oltre Nettuno. Il lavoro di Clyde Tombaugh consisteva nel fotografare un pezzettino di cielo per volta, poi esaminarlo attentamente e confrontare le diverse fotografie per identificarvi eventuali oggetti non identificati in movimento, che avrebbero potuto essere pianeti. Clyde Tombaugh fotografò oltre il 65% del cielo e trascorse migliaia di ore esaminando le immagini. Dopo dieci mesi di durissimo lavoro, spesso lavorando anche la notte in una cupola non riscaldata, Clyde Tombaugh scoprì il pianeta Plutone. Clyde Tombaugh morì all'età di novant'anni, il 17 gennaio 1997.
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0-The launch of Apollo12-s69-58564.jpgThe Launch of Apollo 12116 visiteLa seconda "Avventura Lunare" sta avendo inizio: un cielo cupo e nuvoloso aspetta il vettore Saturno V che, in questa immagine, si sta appena sollevando da terra.
Una "missione di routine", si dira' in seguito.
Routine.
Che equivale a dire "ordinaria".
Andare sulla Luna era, a parere degli "Esperti", una cosa "ordinaria"!
Eravamo all'inizio degli anni '70... Oggi, andare sulla Luna, e' poco meno di un sogno.
C'e' da pensare, non credete?!?
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0-The launch of Apollo14-KSC-71PC-189.jpgThe Launch of Apollo 14112 visiteUn'immagine "déjà vu", ma sempre magica: l'Apollo 14 (spinto dal vettore Saturno V) sta per andare incontro al suo destino ed alla splendida Luna, che lo attende...
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0-The launch of Apollo16-KSC-72PC-176.jpgThe Launch of Apollo 16142 visiteQuello che c'era da da dire sui momenti del "lancio" relativi a ciascuna Missione, è stato già detto...
Buona "Moon -Walk", dunque!
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0-The launch of Apollo17-liftoff-noID.jpgThe "Last Launch": Apollo 17135 visiteQuesta immagine del vettore Saturno V che sta per lasciare la rampa di lancio non è un "Farewell": è solo un (triste, ma del tutto temporaneo - speriamo...) "Good-Bye"!
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000-Mars-1909.jpgMars, in the AD 190986 visiteCari Amici,
abbiamo affrontato, per quasi sette anni, il tema "Marte" da svariati angoli visuali.
Lo abbiamo osservato da Terra, dall'orbita terrestre (via Hubble), da svariati Orbiter e dalla Superficie.
Lo abbiamo analizzato, nei limiti dati dalle nostre capacità, competenze e mezzi, in mille modi diversi, ottenendo decine di migliaia di informazioni.
Spesso, tutte queste informazioni si sono rivelate intrinsecamente incongrue, e non solo a causa della nostra "limitatezza" (nel senso "umano" del termine), ma anche in ragione del fatto per cui le nostre "Fonti" (NASA ed ESA, su tutte), spesso e volentieri, hanno confuso i dati.
C'è chi ha parlato e parla di vera e propria manipolazione, chi di diversità determinate dalla tecnologia adottata o da altri fattori esterni e chi, infine, ritiene che la confusione sia solo nelle teste e negli occhi di coloro che, questi dati, si sono trovati a vederli ed esaminarli.
Ora non è questa la sede per stabilire chi abbia ragione e chi torto (probabilmente nessuno, oggi, può essere certo di aver ragione, così come nessuno, in Valore Assoluto, può definirsi sicuramente in torto).
E allora? Come uscire da questo paradosso?
Ci sono due modi, a mio parere: il primo consiste nell'andare in loco e verificare di persona.
Si, certo, sarebbe bellissimo ma...non si può. Non ancora almeno...
Il secondo modo, allora, è quello di iniziare a storicizzare i dati disponibili e quindi contestualizzarli.
In altre parole: bisogna collocare i dati nel Tempo. E cosa c'è di meglio, per far questo, se non l'andare a prendere (a proposito: Grazie di Cuore al nostro Dr Gianluigi Barca!) immagini e disegni vecchi di oltre un secolo, e quindi METTERLI IN RELAZIONE ai dati di cui disponiamo oggi?
Com'era Marte un secolo fa? Da un punto di vista Astronomico e Geologico, la domanda parrebbe alquanto stupidotta: Marte, un secolo fa, era IDENTICO (al 99,9999999...%) al Marte che vediamo oggi.
Si.
Se poi usiamo la Scala Cosmica, la domanda diventa addirittura priva di senso.
Ma noi siamo Uomini. Siamo Esseri Umani. E la Scala che dobbiamo impiegare, a volte, per provare, se non altro, a comprendere quelle che io amo chiamare Fenomenologie Trascendenti, deve essere la Scala Umana.
E nella Scala Umana, cari Amici, un secolo (o poco più) è TANTISSIMO TEMPO. E nel Tempo, specie quando è tantissimo (appunto!), le cose, ai nostri occhi e per i nostri occhi e le nostre menti, cambiano.
Cambiano in maniera eclatante.
Questo Viaggio attraverso il Marte Storico è un nuovo e piccolo contributo alla Causa della Comprensione.
E la Comprensione, si sa, non poggia (soltanto) su quello che ci viene insegnato a scuola, ma anche sulla nostra esperienza, ora diretta ed ora mediata. Sull'esperienza che acquisiamo vivendo e condividendo il Sapere.
Forse anche sulla nostra Coscienza.
Non è facile comprendere, lo so, ma è dovere dell'Uomo provare a farlo. E per arrivare su quella che è la Cima della Montagna (una montagna che è la stessa per tutti, ma la cui altezza varia da uomo a uomo) non servono nè le Professioni di Fede, nè i Diplomi di Laurea, nè i quieti silenzi e neppure le grida disarticolate.
Io non conosco la "ricetta" per giungere al Sapere Perfetto, ma posseggo un Metodo. Ed il mio contributo alla Ricerca del Sapere sta nell'offrire a Voi, Lettori, quel Metodo.
Ricerca dei Dati disponibili, Storicizzazione e Contestualizzazione, definizione di una Visione Globale ed Analisi della medesima.
Il risultato finale, per quale che sia, determina l'altezza della Montagna a cui prima facevo riferimento. E lo ripeto: la Montagna è la stessa per tutti, ma l'altezza a cui si colloca la sua Sommità varia da individuo ad individuo. C'è quindi, chi vedrà Orizzonti Lontani e chi, invece, vedrà solo altre montagne, più alte, o solamente alberi, o arbusti... O nulla del tutto.
L'importante però ed in fondo, come disse qualcuno, "non è la Destinazione, ma il Cammino".
Buon Viaggio! Dr Paolo C. Fienga - Lunar Explorer ItaliaMareKromium
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000-OPP-SOL1095-MF-LXT.jpgVictoria's Capes - Sol 1095 (Hi-Def3-D - credits and Copyright: Dr M. Faccin and Lunar Explorer Italia)100 visiteUna "Nuova Visione" di Marte, Made by Lunexit: si tratta di frames processati tridimensionalmente, ma adottando una tecnica ed un processing totalmente innovativi.
Confrontate queste "Visioni di Marte" con i 3D "Standard" NASA e...Vedrete la differenza, e CHE differenza!
Questa tecnica di elaborazione delle immagini (sviluppata da Marco Faccin e Gianluigi Barca, sotto Copyright Lunar Explorer Italia) è il primo passo verso la creazione di frames tridimensionali a colori (non più il "solito" blu/verde e rosso) e ad altissima definizione. Frames che permetteranno a chiunque li guardi (ed anche a persone che hanno problemi di vista) di mettere - letteralmente - gli occhi ed il naso "all'interno del paesaggio ripreso".
Ed ora (e per il momento), indossate gli "occhialini" e...in un istante Vi ritroverete DENTRO e AD UN PASSO dal margine e dai Promontori di Victoria Crater!
MareKromium
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000-P-FILTERS.jpgJust to remember...60 visitenessun commentoMareKromium
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000-The Moon from Clem.JPG014 - Light-up the Moon!59 visiteMosaic of the near side of the Moon lit by Earthshine, as imaged by a Startracker camera on March 15, 1994.
The Southern Hemisphere is up.
The bright crater toward the top of the image is Tycho.
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