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Risultati della ricerca nelle immagini - "13" |

APOLLO 13 AS 13-62-8929.jpgAS 13-62-8929 - The "home-made" Air-Cleaning Device (1)53 visiteCaption NASA originale:"Inflight photo of the device constructed by the crew from duct tape, maps and other materials they had on hand as per instructions provided by Houston.
This device allowed use of box-shaped Command Module Lithium Hydroxide canisters in conjunction with the LM Environmental Control System, which is the large white unit that fills most of the frame.
The LM LiOH canisters were cylindrical in shape and fit into the receptacles at the lower left".
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APOLLO 13 AS 13-62-9004.jpgAS 13-62-9004 - We need "air"!...226 visiteCome ottenere, su una nave spaziale in viaggio fra la Terra e la Luna ed in condizioni di stress estremo, un "marchingegno" capace di ripulire l'aria della capsula dall'anidride carbonica in eccesso e renderla nuovamente respirabile.
No, non è un miracolo: è solo tecnica, procedure e "sangue freddo".
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APOLLO 17 AS 17-140-21391.jpgAS 17-140-21391 - The Man on the Moon (detail mgnf)53 visite
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NGC-1333~2.jpgNGC 1333116 visite...Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
E, ora che non ci sei più, è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve, il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
Le trappole, gli scorni di chi crede
Che la Realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale, dandoti il braccio
Non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con Te le ho scese perché sapevo che di noi due
Le sole, vere pupille, sebbene tanto offuscate,
Erano le Tue...
Poesia n. 5; Xenia II; Satyra - E. Montale - 1967MareKromium
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U-APOLLO 13 AS 13 59-8500 HR2.jpgAS 13-59-8500 - Farewell Odyssey! (HR)355 visiteIl CSM Odyssey, tremendamente danneggiato dall'esplosione che mise a repentaglio le vite dei tre Astronauti Americani si allontana dalla capsula che porterà Lowell & C. allo splash-down ed alla salvezza.
Un frame in b/n, leggermente sfuocato, ma che ci mostra con grande chiarezza i danni riportati dal Command Service Module Odyssey (e qualcuno alla NASA, guardando questa fotografia, ancora non riesce a capire come mai l'intero Apollo 13 non sia esploso...) e che entra, di diritto, nella "Storia per Immagini" degli Apollo Days.
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U-APOLLO 13 AS 13 59-8500 IR.jpgThe "Odyssey": what happened to it? (1)235 visiteGrazie alla fattiva collaborazione (sempre eccellente e qualitativamente ineccepibile) del Dr Feltri, abbiamo la possibilità di proporVi una piccola sequenza - fatta di due soli, ma molto importanti, frames - che mostra il movimento del CSM Odyssey mentre si allontana nel buio andandosi a perdere nello spazio. Durante l'allontanamento, però, la Navicella Madre ruota leggermente sul proprio asse e, nel farlo, ci mostra due momenti della sua superficie danneggiata. Tutto regolare? Forse si e forse no: nel detail mgnf comparativo che Vi proponiamo nel terzo quadro, il CSM mostra, durante il suo movimento, delle coerenze e delle incoerenze in termini di tipologia ed estensione dei danni subìti.
Le speculazioni che potremmo operare, se queste discrepanze fossero confermate da altri frames (i quali, se esistenti, non sarebbero mai stati rilasciati al Pubblico), aprirebbero degli scenari che, oggi come oggi, appartengono solo alla fantascienza.
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U-APOLLO 13 AS 13 59-8500 LR.jpgThe "Odyssey": what happened to it? (2)240 visiteNoi siamo dei Ricercatori: lo è il Dr Feltri - che ha elaborato e proposto queste immagini - e lo sono coloro che formano il Gruppo di Studio Lunar Explorer. Lo è chi scrive queste righe. Da un Ricercatore (come da uno Scienziato), spesso, si pretendono risposte a domande tipo "che cosa è successo?", "che cosa significa questo?", "che cosa significa quello?" e così via. Purtroppo, nella vita professionale di un Ricercatore come di uno Scienziato (come di un Amateur Astronomer/Researcher), non è sempre possibile giungere a dare risposte definitive; non è sempre possibile arrivare alla Verità, anzi: la maggior parte delle volte, il lavoro del Professionista in questo campo si ferma quando l'indagine è ancora ben lungi dal concludersi. E allora, qual'è lo scopo di queste indagini?
Lo scopo di queste indagini, spesso, è nel determinare non tanto "che cosa si vede " e/o "che cosa è successo" quanto, piuttosto, "che cosa NON si vede" e/o "che cosa NON è successo".
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U-APOLLO 13 AS 13 59-8500 MR.jpgThe "Odyssey": what happened to it? (3)309 visiteIn questo caso, nonostante quanto il Dr Lovell racconti nel suo bel libro "Lost Moon" (in Italia:"Apollo 13", di Jim Lovell e Jeffrey Kluger - Sperling&Kupfer Editori), ciò che ci viene da dire, sulla base delle immagini che possediamo e dell'esperienza che ci siamo fatti, è solo questo: forse il CSM Odyssey non esplose del tutto quando il "problema" occorse, perchè il "problema" non era "interno".
Forse il CSM Odyssey, durante la sua crociera trans-lunare, "urtò contro qualcosa" o, se volete, "qualcosa urtò/colpì" il CSM Odyssey, ferendolo, ma in maniera non letale. Lo stesso "qualcosa" che poi ha, come tanti frames sembrano lasciar intendere, "seguito" l'Apollo 13 sino al ritorno a casa, quasi "vegliando" affinchè la situazione, da grave e drammatica che era, non diventasse FATALMENTE irrecuperabile.
Siamo alla fantascienza da "B-movie"? Forse si. Ma Voi, Amici Lettori, immagini alla mano (e dato che conoscete bene la "trasparenza" della NASA...), avete qualche teoria migliore da proporre?...
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UB-313.jpgUB 313: is this the "10th Planet"?67 visiteWhat do you call an outer Solar System object that is larger than Pluto? Nobody is yet sure, but the question arose recently when 2003 UB313, an object currently twice as far out as Pluto and not in the plane with the rest of the Planets, was verified recently to be 30% wider than Pluto. UB313's size was estimated (of course in a VERY approximate way!) by measuring how much infrared light this celestial body emits. Previous size estimates were based only on visible light and greatly affected by how reflective the object is.
Whether 2003 UB313 is officially declared a planet will be answered shortly by the International Astronomical Union (IAU).
In the above picture, a scientific artist has imagined UB313 in its distant orbit around the Sun, coupled with a hypothetical moon.
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Venusian_Surface-Venera_13-00.jpgVenus from Venera 13 - March, 1, 1982 - Two Original Frames226 visiteE adesso facciamo un salto al 1° Marzo 1982: ancora un landing positivo di una Sonda Sovietica - Venera 13 - che resisterà per ben 2 ore e 7 minuti sulla superficie del Pianeta (record!).
Più tempo e, quindi, più immagini riprese (e, questa volta, ne troviamo anche una a colori che Vi proporremo in seguito).
Le caratteristiche superficiali di Venere, a quanto si vede, sembrano non cambiare: rocce piatte, parzialmente frammentate, e pietrisco più sottile (con, forse, anche delle sferule simili a quelle trovate su Marte, in Area Meridiani Planum).
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Venusian_Surface-Venera_13-04.jpgVenus from Venera 13 - March, 1, 1982 - color detail423 visiteAncora un'area vulcanica, dunque, dal colore giallastro.
Un probabile segnale della presenza di zolfo? Può darsi, ma può anche darsi che si tratti di un effetto di illuminazione causato dalla presenza, nei pressi della Sonda, di un'intensa sorgente luminosa di color giallo e rosso.
Come un camino vulcanico attivo, ad esempio, o un lago di lava. Entrambe le ipotesi, in difetto di elementi decisivi, sono valide ed accettabili.
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Venusian_Surface-Venera_13-07.jpgVenus from Venera 13 (HR) - March, 1, 1982 - true color image234 visiteUna rarissima immagine a colori della superficie Venusiana scattata DALLA superficie del Pianeta dalla Sonda Sovietica Venera 13, prima di essere distrutta (comunque dopo 2 ore e 7 minuti di attività e 14 fotografie scattate - a proposito: le altre 13 sono introvabili e l'Agenzia Spaziale Russa non sembra interessata a divulgarle...) dalla pressione, dal calore e dalla pioggia corrosiva.
Una curiosità: l'atmosfera di Venere assorbe completamente la radiazione corrispondente al colore che noi percepiamo come "blu". Cosa significa? Significa che il blu, su Venere, non esiste (almeno per i nostri occhi).
Certo che sarebbe davvero interessante - oltre che strano - 'vedere' un mondo in cui il blu...Non esiste!
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