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Ultimi commenti - A Tribute To Mars Global Surveyor |

Hellas_Planitia-MGS~0.jpgFeatures of Hellas Planitia: the "Martian Freeways" (Saturated Absolute Natural Colors; credits for the additional process. and color: Dr Paolo C. Fienga - Lunexit Team)54 visiteCaption NASA originale:"This MGS-MOC image shows an example of the extremely odd, seemingly scrambled layered rocks exposed by erosion near the deepest part of the deepest basin on Mars: Hellas. This pattern of eroded, and perhaps deformed layers was once exposed to the martian surface, then buried, and more recently exposed again. The story behind these layers is not really understood; some members of the MOC team have — for nearly 9 years now —taken to calling these features, "taffy-pull terrain".
Location near: 43,1° South; 307,3° West
Image width: ~3 Km (~1,9 mi)
Illumination from: upper left
Season: Southern Spring
Nota Lunexit: immagini come questa, a parte la loro intrinseca bellezza e la grande suggestione che riescono ad infondere in chi le guarda, hanno un Valore immenso.
Tuttavia, di quando in quando, qualche pseudo-scienziato dice che le immagini in arrivo dallo Spazio (TUTTE le immagini, senza eccezioni) sono "sostanzialmente inutili a fini di ricerca scientifica".
Noi non comprendiamo la ratio di questa frase che - onestamente - è tanto "ad effetto", quanto vuota e stupida; però una cosa ci va di dirla: forse le immagini in arrivo dallo Spazio "non servono" alla Ricerca Scientifica. Forse.
Ma CERTAMENTE non servono alla predetta Ricerca degli pseudo-scienziati (probabilmente dei ricercatori universitari falliti o fallendi) che, quando gli "gira", proferiscono impunemente (dall'alto della loro stratosferica ignoranza) simili assurdità .
Vere e proprie bestemmie, insomma, specie se si pensa a QUANTE VITE e QUANTI SOLDI sono costate e costano le "scientificamente inutili" immagini che ci arrivano dal resto del Sistema Solare.
Morale: certa gente dovrebbe solo tacere, rivoltarsi nel proprio guano e vergognarsi.MareKromium04/03/09 at 19:25MareKromium: Grande Anakin! Tutte e due le cose, ovviamente... ...
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Hellas_Planitia-MGS~0.jpgFeatures of Hellas Planitia: the "Martian Freeways" (Saturated Absolute Natural Colors; credits for the additional process. and color: Dr Paolo C. Fienga - Lunexit Team)54 visiteCaption NASA originale:"This MGS-MOC image shows an example of the extremely odd, seemingly scrambled layered rocks exposed by erosion near the deepest part of the deepest basin on Mars: Hellas. This pattern of eroded, and perhaps deformed layers was once exposed to the martian surface, then buried, and more recently exposed again. The story behind these layers is not really understood; some members of the MOC team have — for nearly 9 years now —taken to calling these features, "taffy-pull terrain".
Location near: 43,1° South; 307,3° West
Image width: ~3 Km (~1,9 mi)
Illumination from: upper left
Season: Southern Spring
Nota Lunexit: immagini come questa, a parte la loro intrinseca bellezza e la grande suggestione che riescono ad infondere in chi le guarda, hanno un Valore immenso.
Tuttavia, di quando in quando, qualche pseudo-scienziato dice che le immagini in arrivo dallo Spazio (TUTTE le immagini, senza eccezioni) sono "sostanzialmente inutili a fini di ricerca scientifica".
Noi non comprendiamo la ratio di questa frase che - onestamente - è tanto "ad effetto", quanto vuota e stupida; però una cosa ci va di dirla: forse le immagini in arrivo dallo Spazio "non servono" alla Ricerca Scientifica. Forse.
Ma CERTAMENTE non servono alla predetta Ricerca degli pseudo-scienziati (probabilmente dei ricercatori universitari falliti o fallendi) che, quando gli "gira", proferiscono impunemente (dall'alto della loro stratosferica ignoranza) simili assurdità .
Vere e proprie bestemmie, insomma, specie se si pensa a QUANTE VITE e QUANTI SOLDI sono costate e costano le "scientificamente inutili" immagini che ci arrivano dal resto del Sistema Solare.
Morale: certa gente dovrebbe solo tacere, rivoltarsi nel proprio guano e vergognarsi.MareKromium04/03/09 at 16:56Anakin: Questa immagine mi ricorda quando impiegavo molto ...
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Hellas_Planitia-MGS~0.jpgFeatures of Hellas Planitia: the "Martian Freeways" (Saturated Absolute Natural Colors; credits for the additional process. and color: Dr Paolo C. Fienga - Lunexit Team)54 visiteCaption NASA originale:"This MGS-MOC image shows an example of the extremely odd, seemingly scrambled layered rocks exposed by erosion near the deepest part of the deepest basin on Mars: Hellas. This pattern of eroded, and perhaps deformed layers was once exposed to the martian surface, then buried, and more recently exposed again. The story behind these layers is not really understood; some members of the MOC team have — for nearly 9 years now —taken to calling these features, "taffy-pull terrain".
Location near: 43,1° South; 307,3° West
Image width: ~3 Km (~1,9 mi)
Illumination from: upper left
Season: Southern Spring
Nota Lunexit: immagini come questa, a parte la loro intrinseca bellezza e la grande suggestione che riescono ad infondere in chi le guarda, hanno un Valore immenso.
Tuttavia, di quando in quando, qualche pseudo-scienziato dice che le immagini in arrivo dallo Spazio (TUTTE le immagini, senza eccezioni) sono "sostanzialmente inutili a fini di ricerca scientifica".
Noi non comprendiamo la ratio di questa frase che - onestamente - è tanto "ad effetto", quanto vuota e stupida; però una cosa ci va di dirla: forse le immagini in arrivo dallo Spazio "non servono" alla Ricerca Scientifica. Forse.
Ma CERTAMENTE non servono alla predetta Ricerca degli pseudo-scienziati (probabilmente dei ricercatori universitari falliti o fallendi) che, quando gli "gira", proferiscono impunemente (dall'alto della loro stratosferica ignoranza) simili assurdità .
Vere e proprie bestemmie, insomma, specie se si pensa a QUANTE VITE e QUANTI SOLDI sono costate e costano le "scientificamente inutili" immagini che ci arrivano dal resto del Sistema Solare.
Morale: certa gente dovrebbe solo tacere, rivoltarsi nel proprio guano e vergognarsi.MareKromium04/03/09 at 15:03george_p: Anche la rappresentazione naturale più semplice co...
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Utopia_Planitia-Smoke-C-M0202863-PCF-LXTT.jpgControversial Surface Feature in Utopia Planitia (False Colors; credits: Lunar Explorer Italia)54 visiteAlcuni "crack" che caratterizzano la porzione superiore del margine interno (Inner Rim) di questo cratere senza nome SEMBRANO presentare delle tracce di "affumicamento" (portate l'immagine a schermo pieno e poi verificate Voi stessi); tuttavia, prima di parlare di "fumi" che emergono dal sottosuolo - il che può anche essere - bisognerebbe escludere tutte le altre possibilità (ivi incluso il vizio di visione - il frame, a dire il vero, non è un granchè in quanto a risoluzione e definizione - ed il "trascinamento" di polveri sottili a seguito di azioni eoliche - un'azione che spesso sfocia nella produzione di "dust streaks" i quali, ve detto, assomigliano terribilmente - specie se guardati da grande distanza (ivi: oltre 380 Km) - alle tracce di affumicamento).
Ma questa esclusione, usando SOLO questo frame, è impossibile farla e quindi...restiamo dubitativi.
Il che significa, per farla breve, che FORSE si tratta effettivamente di tracce di fumo...e FORSE no.MareKromium04/02/09 at 17:24MareKromium: Bella, Grande Titanio44!!!
Grande Anakin, che ...
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Utopia_Planitia-Smoke-C-M0202863-PCF-LXTT.jpgControversial Surface Feature in Utopia Planitia (False Colors; credits: Lunar Explorer Italia)54 visiteAlcuni "crack" che caratterizzano la porzione superiore del margine interno (Inner Rim) di questo cratere senza nome SEMBRANO presentare delle tracce di "affumicamento" (portate l'immagine a schermo pieno e poi verificate Voi stessi); tuttavia, prima di parlare di "fumi" che emergono dal sottosuolo - il che può anche essere - bisognerebbe escludere tutte le altre possibilità (ivi incluso il vizio di visione - il frame, a dire il vero, non è un granchè in quanto a risoluzione e definizione - ed il "trascinamento" di polveri sottili a seguito di azioni eoliche - un'azione che spesso sfocia nella produzione di "dust streaks" i quali, ve detto, assomigliano terribilmente - specie se guardati da grande distanza (ivi: oltre 380 Km) - alle tracce di affumicamento).
Ma questa esclusione, usando SOLO questo frame, è impossibile farla e quindi...restiamo dubitativi.
Il che significa, per farla breve, che FORSE si tratta effettivamente di tracce di fumo...e FORSE no.MareKromium04/02/09 at 16:29Anakin: che possibilità ci sono che Marte sia geologicamente...
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Utopia_Planitia-Smoke-C-M0202863-PCF-LXTT.jpgControversial Surface Feature in Utopia Planitia (False Colors; credits: Lunar Explorer Italia)54 visiteAlcuni "crack" che caratterizzano la porzione superiore del margine interno (Inner Rim) di questo cratere senza nome SEMBRANO presentare delle tracce di "affumicamento" (portate l'immagine a schermo pieno e poi verificate Voi stessi); tuttavia, prima di parlare di "fumi" che emergono dal sottosuolo - il che può anche essere - bisognerebbe escludere tutte le altre possibilità (ivi incluso il vizio di visione - il frame, a dire il vero, non è un granchè in quanto a risoluzione e definizione - ed il "trascinamento" di polveri sottili a seguito di azioni eoliche - un'azione che spesso sfocia nella produzione di "dust streaks" i quali, ve detto, assomigliano terribilmente - specie se guardati da grande distanza (ivi: oltre 380 Km) - alle tracce di affumicamento).
Ma questa esclusione, usando SOLO questo frame, è impossibile farla e quindi...restiamo dubitativi.
Il che significa, per farla breve, che FORSE si tratta effettivamente di tracce di fumo...e FORSE no.MareKromium04/02/09 at 16:20titanio44: tracce di fumo...............spero che sia ad uso ...
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Thaumasia_Region-The_Electric_Dunes-02.jpgThe Bright Dunes of Thaumasia (EDM - possible Natural Colors; credits: Lunar Explorer Italia)115 visiteIn questo splendido frame ottenuto dalla gloriosa Sonda Mars Global Surveyor e da noi colorizzato in Natural Colors, vediamo le "Dune Elettriche" (come scrivono gli Amici di Mars Unearthed) oppure, come diciamo noi, le "Dune Scintillanti" della "misteriosa" Regione Marziana di Thaumasia.
Ad ogni modo - e per quale che sia la definizione che vogliate adottare -, il quesito iniziale, che è naturalmente insito nella definizione, rimane: perchè queste "Huge Ripples" sono così brillanti?
Che cosa è, qual'è l'elemento "decisivo/scriminante" che conferisce loro un'albedo ed un colore (argenteo?) simile?
Provate a contestualizzare le dune, e Vi renderete conto subito dell'Anomalìa: il terreno che le circonda ed a cui esse accedono, infatti - per lo più si tratta di canaloni, depressioni simil-lacuali e greti di fiumi disseccati da ere -, non è affatto luminoso, anzi...
L'albedo ed il colore delle "Dune Elettriche" di Thaumasia sono quindi una caratterizzazione ESCLUSIVA delle dune stesse, il tutto a dispetto del fatto che le dune - come tutti sanno - di regola CONDIVIDONO LA NATURA dei rilievi sui quali giacciono (pensate, ad esempio, alle Ripples di Meridiani Planum, oppure all'Oceano di Dune (Erg) situato nelle prossimità del Polo Nord Marziano, oppure considerate le dune che si vedono nel Bacino di Gusev, oppure nella Regione di Arabia Terra etc.).
Certo, le dune - proprio perchè "disegnate" dai venti e quindi in "costante (sempre di regola) divenire" - si caratterizzano anche per la circostanza di avere un'albedo LEGGERMENTE MAGGIORE - nel loro versante più battuto dal vento - di quella del terreno su cui si trovano ma, se non altro in termini di general texture e colore, esse restano SEMPRE COERENTI con il resto del paesaggio che le comprende.
Ma non in questo caso: le Dune di Thaumasia, in definitiva, si STACCANO DECISAMENTE - per albedo, texture e colore - dal resto del paesaggio che le accoglie.
Quale spiegazione potremmo dare ad un simile fenomeno? Ebbene, senza per questo scomodare Hoagland e tanti altri Cultori di Eso-Archeologia, una risposta potremmo anche azzardarla. Anzi: due risposte (una, diciamo così, "Classica" ed un'altra "Esotica".
In accordo all'ipotesi "Classica", potremmo ritenere che le nostre Dune Scintillanti, in realtà , non sono affatto dune, bensì accumuli di sedimenti i quali sono stati prima dissepolti e poi - in parte - rimodellati dai venti che soffiano su Thaumasia.
In altre parole: non si tratterebbe di accumuli di detriti e polveri superficiali (eventualmente provenienti anche da Regioni più lontane) i/le quali, in fin dei conti, rappresentano il risultato finale dell'opera di raccolta e distribuzione di particelle realizzata dai venti, bensì di Yardangs sui generis, ossìa di strati di materiale fragile (ma compatto) che giaceva sepolto poco al di sotto del Datum di Thaumasia il quale è stato PRIMA "scoperto" dai venti che battono la Regione e poi parzialmente "rimodellato" a foggia di pseudo-dune.
Diciamo pseudo-dune poichè, in accordo a questa - certo fantasiosa, ma non completamente improbabile - ipotesi, i rilievi che vediamo SEMBRANO essere delle dune, MENTRE IN REALTA' NON LO SONO.
Si potrebbe trattare, dunque e per concludere, di materiali che, in un tempo remoto, giacevano sul fondo di laghi di modesta portata (stagni inclusi) e nei letti di fiumi piuttosto piccoli (più simili a torrenti) i quali, disegnati dalle (anche deboli) correnti di fondale che li caratterizzavano, sono stati riportati alla luce dai venti di Marte e, in parte, rimodellati.
Una seconda ipotesi, invece (decisamente più Esotica), potrebbe essere trovata nella circostanza per cui questi rilievi - che sarebbero sempre e comunque delle pseudo-dune - costituirebbero l'evidenza oggettiva della presenza, nella sub-superficie di Marte (ed in alcune Regioni più che in altre), di strutture organiche (o Bio-magnetiche) di dimensioni anche notevoli le quali, di fatto, rappresenterebbero l'"ossatura vitale" del Pianeta (la parola "ossatura" l'abbiamo scelta deliberatamente).
In altre parole, potrebbe trattarsi di residui - ormai morti, poichè esposti all'Atmosfera di Marte (diciamo "messi a cielo aperto") - di quelle Forme Vitali Esotiche ed Indigene che, secondo alcuni Scrittori e Ricercatori, popolerebbero il sottosuolo del Pianeta Rosso, a cominciare dalla sua sub-superficie (ossìa quello strato di terreno che si trova poco al di sotto del Datum - e cioè dai 20/30 cm sino a poche decine di metri di profondità ).
Fantasia sfrenata anche questa? Fantascienza-trash? Giudicatelo Voi.
Se avete altre ipotesi da suggerire oppure se desideraste integrare e/o correggere le due che Vi abbiamo proposto...scrivete!MareKromium04/01/09 at 16:33Ivana Tognoloni: A me ricorda un grosso lombrico o un bozzolo gigan...
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Thaumasia_Region-The_Electric_Dunes-02.jpgThe Bright Dunes of Thaumasia (EDM - possible Natural Colors; credits: Lunar Explorer Italia)115 visiteIn questo splendido frame ottenuto dalla gloriosa Sonda Mars Global Surveyor e da noi colorizzato in Natural Colors, vediamo le "Dune Elettriche" (come scrivono gli Amici di Mars Unearthed) oppure, come diciamo noi, le "Dune Scintillanti" della "misteriosa" Regione Marziana di Thaumasia.
Ad ogni modo - e per quale che sia la definizione che vogliate adottare -, il quesito iniziale, che è naturalmente insito nella definizione, rimane: perchè queste "Huge Ripples" sono così brillanti?
Che cosa è, qual'è l'elemento "decisivo/scriminante" che conferisce loro un'albedo ed un colore (argenteo?) simile?
Provate a contestualizzare le dune, e Vi renderete conto subito dell'Anomalìa: il terreno che le circonda ed a cui esse accedono, infatti - per lo più si tratta di canaloni, depressioni simil-lacuali e greti di fiumi disseccati da ere -, non è affatto luminoso, anzi...
L'albedo ed il colore delle "Dune Elettriche" di Thaumasia sono quindi una caratterizzazione ESCLUSIVA delle dune stesse, il tutto a dispetto del fatto che le dune - come tutti sanno - di regola CONDIVIDONO LA NATURA dei rilievi sui quali giacciono (pensate, ad esempio, alle Ripples di Meridiani Planum, oppure all'Oceano di Dune (Erg) situato nelle prossimità del Polo Nord Marziano, oppure considerate le dune che si vedono nel Bacino di Gusev, oppure nella Regione di Arabia Terra etc.).
Certo, le dune - proprio perchè "disegnate" dai venti e quindi in "costante (sempre di regola) divenire" - si caratterizzano anche per la circostanza di avere un'albedo LEGGERMENTE MAGGIORE - nel loro versante più battuto dal vento - di quella del terreno su cui si trovano ma, se non altro in termini di general texture e colore, esse restano SEMPRE COERENTI con il resto del paesaggio che le comprende.
Ma non in questo caso: le Dune di Thaumasia, in definitiva, si STACCANO DECISAMENTE - per albedo, texture e colore - dal resto del paesaggio che le accoglie.
Quale spiegazione potremmo dare ad un simile fenomeno? Ebbene, senza per questo scomodare Hoagland e tanti altri Cultori di Eso-Archeologia, una risposta potremmo anche azzardarla. Anzi: due risposte (una, diciamo così, "Classica" ed un'altra "Esotica".
In accordo all'ipotesi "Classica", potremmo ritenere che le nostre Dune Scintillanti, in realtà , non sono affatto dune, bensì accumuli di sedimenti i quali sono stati prima dissepolti e poi - in parte - rimodellati dai venti che soffiano su Thaumasia.
In altre parole: non si tratterebbe di accumuli di detriti e polveri superficiali (eventualmente provenienti anche da Regioni più lontane) i/le quali, in fin dei conti, rappresentano il risultato finale dell'opera di raccolta e distribuzione di particelle realizzata dai venti, bensì di Yardangs sui generis, ossìa di strati di materiale fragile (ma compatto) che giaceva sepolto poco al di sotto del Datum di Thaumasia il quale è stato PRIMA "scoperto" dai venti che battono la Regione e poi parzialmente "rimodellato" a foggia di pseudo-dune.
Diciamo pseudo-dune poichè, in accordo a questa - certo fantasiosa, ma non completamente improbabile - ipotesi, i rilievi che vediamo SEMBRANO essere delle dune, MENTRE IN REALTA' NON LO SONO.
Si potrebbe trattare, dunque e per concludere, di materiali che, in un tempo remoto, giacevano sul fondo di laghi di modesta portata (stagni inclusi) e nei letti di fiumi piuttosto piccoli (più simili a torrenti) i quali, disegnati dalle (anche deboli) correnti di fondale che li caratterizzavano, sono stati riportati alla luce dai venti di Marte e, in parte, rimodellati.
Una seconda ipotesi, invece (decisamente più Esotica), potrebbe essere trovata nella circostanza per cui questi rilievi - che sarebbero sempre e comunque delle pseudo-dune - costituirebbero l'evidenza oggettiva della presenza, nella sub-superficie di Marte (ed in alcune Regioni più che in altre), di strutture organiche (o Bio-magnetiche) di dimensioni anche notevoli le quali, di fatto, rappresenterebbero l'"ossatura vitale" del Pianeta (la parola "ossatura" l'abbiamo scelta deliberatamente).
In altre parole, potrebbe trattarsi di residui - ormai morti, poichè esposti all'Atmosfera di Marte (diciamo "messi a cielo aperto") - di quelle Forme Vitali Esotiche ed Indigene che, secondo alcuni Scrittori e Ricercatori, popolerebbero il sottosuolo del Pianeta Rosso, a cominciare dalla sua sub-superficie (ossìa quello strato di terreno che si trova poco al di sotto del Datum - e cioè dai 20/30 cm sino a poche decine di metri di profondità ).
Fantasia sfrenata anche questa? Fantascienza-trash? Giudicatelo Voi.
Se avete altre ipotesi da suggerire oppure se desideraste integrare e/o correggere le due che Vi abbiamo proposto...scrivete!MareKromium04/01/09 at 11:59MareKromium: Per Enzo: nel film, prima di raggiungere il sito m...
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Thaumasia_Region-The_Electric_Dunes-02.jpgThe Bright Dunes of Thaumasia (EDM - possible Natural Colors; credits: Lunar Explorer Italia)115 visiteIn questo splendido frame ottenuto dalla gloriosa Sonda Mars Global Surveyor e da noi colorizzato in Natural Colors, vediamo le "Dune Elettriche" (come scrivono gli Amici di Mars Unearthed) oppure, come diciamo noi, le "Dune Scintillanti" della "misteriosa" Regione Marziana di Thaumasia.
Ad ogni modo - e per quale che sia la definizione che vogliate adottare -, il quesito iniziale, che è naturalmente insito nella definizione, rimane: perchè queste "Huge Ripples" sono così brillanti?
Che cosa è, qual'è l'elemento "decisivo/scriminante" che conferisce loro un'albedo ed un colore (argenteo?) simile?
Provate a contestualizzare le dune, e Vi renderete conto subito dell'Anomalìa: il terreno che le circonda ed a cui esse accedono, infatti - per lo più si tratta di canaloni, depressioni simil-lacuali e greti di fiumi disseccati da ere -, non è affatto luminoso, anzi...
L'albedo ed il colore delle "Dune Elettriche" di Thaumasia sono quindi una caratterizzazione ESCLUSIVA delle dune stesse, il tutto a dispetto del fatto che le dune - come tutti sanno - di regola CONDIVIDONO LA NATURA dei rilievi sui quali giacciono (pensate, ad esempio, alle Ripples di Meridiani Planum, oppure all'Oceano di Dune (Erg) situato nelle prossimità del Polo Nord Marziano, oppure considerate le dune che si vedono nel Bacino di Gusev, oppure nella Regione di Arabia Terra etc.).
Certo, le dune - proprio perchè "disegnate" dai venti e quindi in "costante (sempre di regola) divenire" - si caratterizzano anche per la circostanza di avere un'albedo LEGGERMENTE MAGGIORE - nel loro versante più battuto dal vento - di quella del terreno su cui si trovano ma, se non altro in termini di general texture e colore, esse restano SEMPRE COERENTI con il resto del paesaggio che le comprende.
Ma non in questo caso: le Dune di Thaumasia, in definitiva, si STACCANO DECISAMENTE - per albedo, texture e colore - dal resto del paesaggio che le accoglie.
Quale spiegazione potremmo dare ad un simile fenomeno? Ebbene, senza per questo scomodare Hoagland e tanti altri Cultori di Eso-Archeologia, una risposta potremmo anche azzardarla. Anzi: due risposte (una, diciamo così, "Classica" ed un'altra "Esotica".
In accordo all'ipotesi "Classica", potremmo ritenere che le nostre Dune Scintillanti, in realtà , non sono affatto dune, bensì accumuli di sedimenti i quali sono stati prima dissepolti e poi - in parte - rimodellati dai venti che soffiano su Thaumasia.
In altre parole: non si tratterebbe di accumuli di detriti e polveri superficiali (eventualmente provenienti anche da Regioni più lontane) i/le quali, in fin dei conti, rappresentano il risultato finale dell'opera di raccolta e distribuzione di particelle realizzata dai venti, bensì di Yardangs sui generis, ossìa di strati di materiale fragile (ma compatto) che giaceva sepolto poco al di sotto del Datum di Thaumasia il quale è stato PRIMA "scoperto" dai venti che battono la Regione e poi parzialmente "rimodellato" a foggia di pseudo-dune.
Diciamo pseudo-dune poichè, in accordo a questa - certo fantasiosa, ma non completamente improbabile - ipotesi, i rilievi che vediamo SEMBRANO essere delle dune, MENTRE IN REALTA' NON LO SONO.
Si potrebbe trattare, dunque e per concludere, di materiali che, in un tempo remoto, giacevano sul fondo di laghi di modesta portata (stagni inclusi) e nei letti di fiumi piuttosto piccoli (più simili a torrenti) i quali, disegnati dalle (anche deboli) correnti di fondale che li caratterizzavano, sono stati riportati alla luce dai venti di Marte e, in parte, rimodellati.
Una seconda ipotesi, invece (decisamente più Esotica), potrebbe essere trovata nella circostanza per cui questi rilievi - che sarebbero sempre e comunque delle pseudo-dune - costituirebbero l'evidenza oggettiva della presenza, nella sub-superficie di Marte (ed in alcune Regioni più che in altre), di strutture organiche (o Bio-magnetiche) di dimensioni anche notevoli le quali, di fatto, rappresenterebbero l'"ossatura vitale" del Pianeta (la parola "ossatura" l'abbiamo scelta deliberatamente).
In altre parole, potrebbe trattarsi di residui - ormai morti, poichè esposti all'Atmosfera di Marte (diciamo "messi a cielo aperto") - di quelle Forme Vitali Esotiche ed Indigene che, secondo alcuni Scrittori e Ricercatori, popolerebbero il sottosuolo del Pianeta Rosso, a cominciare dalla sua sub-superficie (ossìa quello strato di terreno che si trova poco al di sotto del Datum - e cioè dai 20/30 cm sino a poche decine di metri di profondità ).
Fantasia sfrenata anche questa? Fantascienza-trash? Giudicatelo Voi.
Se avete altre ipotesi da suggerire oppure se desideraste integrare e/o correggere le due che Vi abbiamo proposto...scrivete!MareKromium03/31/09 at 21:02oibaf: io ho una mia convinzione, che il sottosuolo di ma...
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Thaumasia_Region-The_Electric_Dunes-02.jpgThe Bright Dunes of Thaumasia (EDM - possible Natural Colors; credits: Lunar Explorer Italia)115 visiteIn questo splendido frame ottenuto dalla gloriosa Sonda Mars Global Surveyor e da noi colorizzato in Natural Colors, vediamo le "Dune Elettriche" (come scrivono gli Amici di Mars Unearthed) oppure, come diciamo noi, le "Dune Scintillanti" della "misteriosa" Regione Marziana di Thaumasia.
Ad ogni modo - e per quale che sia la definizione che vogliate adottare -, il quesito iniziale, che è naturalmente insito nella definizione, rimane: perchè queste "Huge Ripples" sono così brillanti?
Che cosa è, qual'è l'elemento "decisivo/scriminante" che conferisce loro un'albedo ed un colore (argenteo?) simile?
Provate a contestualizzare le dune, e Vi renderete conto subito dell'Anomalìa: il terreno che le circonda ed a cui esse accedono, infatti - per lo più si tratta di canaloni, depressioni simil-lacuali e greti di fiumi disseccati da ere -, non è affatto luminoso, anzi...
L'albedo ed il colore delle "Dune Elettriche" di Thaumasia sono quindi una caratterizzazione ESCLUSIVA delle dune stesse, il tutto a dispetto del fatto che le dune - come tutti sanno - di regola CONDIVIDONO LA NATURA dei rilievi sui quali giacciono (pensate, ad esempio, alle Ripples di Meridiani Planum, oppure all'Oceano di Dune (Erg) situato nelle prossimità del Polo Nord Marziano, oppure considerate le dune che si vedono nel Bacino di Gusev, oppure nella Regione di Arabia Terra etc.).
Certo, le dune - proprio perchè "disegnate" dai venti e quindi in "costante (sempre di regola) divenire" - si caratterizzano anche per la circostanza di avere un'albedo LEGGERMENTE MAGGIORE - nel loro versante più battuto dal vento - di quella del terreno su cui si trovano ma, se non altro in termini di general texture e colore, esse restano SEMPRE COERENTI con il resto del paesaggio che le comprende.
Ma non in questo caso: le Dune di Thaumasia, in definitiva, si STACCANO DECISAMENTE - per albedo, texture e colore - dal resto del paesaggio che le accoglie.
Quale spiegazione potremmo dare ad un simile fenomeno? Ebbene, senza per questo scomodare Hoagland e tanti altri Cultori di Eso-Archeologia, una risposta potremmo anche azzardarla. Anzi: due risposte (una, diciamo così, "Classica" ed un'altra "Esotica".
In accordo all'ipotesi "Classica", potremmo ritenere che le nostre Dune Scintillanti, in realtà , non sono affatto dune, bensì accumuli di sedimenti i quali sono stati prima dissepolti e poi - in parte - rimodellati dai venti che soffiano su Thaumasia.
In altre parole: non si tratterebbe di accumuli di detriti e polveri superficiali (eventualmente provenienti anche da Regioni più lontane) i/le quali, in fin dei conti, rappresentano il risultato finale dell'opera di raccolta e distribuzione di particelle realizzata dai venti, bensì di Yardangs sui generis, ossìa di strati di materiale fragile (ma compatto) che giaceva sepolto poco al di sotto del Datum di Thaumasia il quale è stato PRIMA "scoperto" dai venti che battono la Regione e poi parzialmente "rimodellato" a foggia di pseudo-dune.
Diciamo pseudo-dune poichè, in accordo a questa - certo fantasiosa, ma non completamente improbabile - ipotesi, i rilievi che vediamo SEMBRANO essere delle dune, MENTRE IN REALTA' NON LO SONO.
Si potrebbe trattare, dunque e per concludere, di materiali che, in un tempo remoto, giacevano sul fondo di laghi di modesta portata (stagni inclusi) e nei letti di fiumi piuttosto piccoli (più simili a torrenti) i quali, disegnati dalle (anche deboli) correnti di fondale che li caratterizzavano, sono stati riportati alla luce dai venti di Marte e, in parte, rimodellati.
Una seconda ipotesi, invece (decisamente più Esotica), potrebbe essere trovata nella circostanza per cui questi rilievi - che sarebbero sempre e comunque delle pseudo-dune - costituirebbero l'evidenza oggettiva della presenza, nella sub-superficie di Marte (ed in alcune Regioni più che in altre), di strutture organiche (o Bio-magnetiche) di dimensioni anche notevoli le quali, di fatto, rappresenterebbero l'"ossatura vitale" del Pianeta (la parola "ossatura" l'abbiamo scelta deliberatamente).
In altre parole, potrebbe trattarsi di residui - ormai morti, poichè esposti all'Atmosfera di Marte (diciamo "messi a cielo aperto") - di quelle Forme Vitali Esotiche ed Indigene che, secondo alcuni Scrittori e Ricercatori, popolerebbero il sottosuolo del Pianeta Rosso, a cominciare dalla sua sub-superficie (ossìa quello strato di terreno che si trova poco al di sotto del Datum - e cioè dai 20/30 cm sino a poche decine di metri di profondità ).
Fantasia sfrenata anche questa? Fantascienza-trash? Giudicatelo Voi.
Se avete altre ipotesi da suggerire oppure se desideraste integrare e/o correggere le due che Vi abbiamo proposto...scrivete!MareKromium03/31/09 at 08:29enzomancuso: M'incuriosisce il riferimento al film... me lo...
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Chasmas-Eos_Chasma-M1200712-01.jpgDustfalls in Eos Chasma (2 - Original NASA/MGS/MSSS b/w - EDM n.1)113 visitenessun commento03/30/09 at 17:02MareKromium: Verissimo: è difficile se non impossibile) dire EFFE...
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Thaumasia_Region-The_Electric_Dunes-04.jpgThe Bright Dunes of Thaumasia (photo-composite - possible Natural Colors; credits: Dr Paolo C. Fienga - Lunar Explorer Italia)71 visitenessun commentoMareKromium03/30/09 at 16:52MareKromium: Non è ghiaccio. E' proprio la luce del Sole che ...
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